Un’elaborazione dei dati del Registro delle Imprese effettuata da Unioncamere Emilia- Romagna ha riportato risultati di rilievo sul fronte dell’imprenditoria straniera nel nostro territorio. Sono 46 037 le imprese straniere attive in Emilia-Romagna, ovvero l’11%. Questo numero- stando ai dati relativi al 31 marzo- annota un aumento in un anno di 13632 unità, pari al 3 per cento. Le imprese straniere diminuiscono solo in Valle d’Aosta, Sicilia e Umbria. L’incremento è più rapido in Campania (+7,5 per cento). L’Emilia-Romagna è settima per crescita, che, nelle regioni con cui si confronta, risulta più rapida in Lombardia (+3,8, per cento), leggermente più contenuta in Veneto (2,3 per cento) e non va oltre l’1,7 per cento in Piemonte. Questa spinta è data soprattutto dalle ditte individuali che costituiscono l’83 per cento delle imprese straniere. La tendenza positiva domina in tutti i macro settori di attività economica. Quella nel settore dei servizi (+1.085 imprese, +4,8 per cento), traina quella complessiva e origina soprattutto dall’aumento delle imprese del commercio (+363 unità, +3,2 per cento), di quelle dei servizi di alloggio e ristorazione (+240 unità, +5,9 per cento) e degli altri servizi (+121 unità, 11,7 per cento), ovvero servizi per la persona e di riparazione.