Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 23 giugno 2014.
Maxi blitz antimafia a Palermo. 91 arresti decapitano i mandamenti della città. Affari tra estorsioni e slot machine. Indagato anche un candidato al Consiglio comunale.
Ecco il testo :
Tra gli investigatori è un termine ricorrente : Apocalisse. Apocalisse è stata nell'agrigentino l'operazione che ha tagliato una catena di favoreggiatori del boss Giuseppe Falsone. E Apocalisse è stato all'alba di oggi 23 giugno 2014 il titolo di un maxi blitz antimafia a Palermo. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno eseguito 95 ordinanze di custodia cautelare : 78 persone in carcere, 13 agli arresti domiciliari, e 4 fuori da Palermo. E le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno svelato le nuove mappe del potere tra i mandamenti della città, sollevando il sipario su capi e gregari, e su estorsioni capillari e soffocanti, a danno di imprese edili e attività commerciali. Sono stati sequestrati anche numerosi complessi aziendali per altrettanti milioni di euro. A capo dei mandamenti di Resuttana e San Lorenzo vi sarebbe stato Girolamo Biondino, 66 anni, fratello di Salvatore Biondino, che la storia giudiziaria ricorda come l'autista di Totò Riina. Girolamo Biondino è stato appena scarcerato, e sarebbe subito rientrato al timone del clan tentando di mimetizzarsi : mai insieme ad altri mafiosi e gli spostamenti in autobus anziché in automobile. Poi, Gregorio Palazzotto, titolare di una ditta di traslochi, sarebbe il capo della cosca dell'Arenella. Palazzotto è già detenuto in carcere, e avrebbe gestito una sua pagina Facebook tramite cui ha rivendicato l'amnistia contro il sovraffollamento delle carceri, e si è scagliato contro i pentiti tramite un messaggio, eccolo : "Non fanno paura le manette, ma chi per aprirle si mette a cantare". Poi, Giuseppe Fricano sarebbe il reggente di Resuttana. Tommaso Contino reggente della famiglia di Partanna Mondello, e Silvio Guerrera a capo di Cardillo. A Sferracavallo si sarebbero succeduti al trono Andrea Luparello, Giuseppe Battaglia e Gioacchino Favaloro. Poi Vito Galatolo, Filippo Matassa e Agostino Matassa all'Acquasanta. Gaetano Ciaramitaro alla Marinella. Pietro Magrì, insieme a Gregorio Palazzotto, all'Arenella. La famiglia di Pallavicino - Zen sarebbe pilotata da Sandro Diele e Onofrio Terracchio. A Torretta, invece, comanderebbe Angelo Gallina. Le microspie hanno registrato le richieste di denaro e i danneggiamenti subiti dalle vittime che non pagano : somme di denaro una tantum e poi una tassa mensile dai 200 euro per il piccolo bar ai mille per l'impresa edile che, però, in caso di appalti, ha pagato il tradizionale 3 per cento. E poi, altro business da valanga di soldi : vi sarebbe la mafia dietro centinaia di slot machine, le macchinette mangia soldi piazzate in bar, ristoranti e tabaccherie da San Lorenzo a Carini. Tra le pagine dell' inchiesta "Apocalisse" emerge anche il nome di un candidato alle elezioni comunali del 2012, Pietro Franzetti, dell'Udc, indagato perché avrebbe comprato dalla mafia un pacchetto di voti per 13mila euro.