«Ad un anno dalla nascita di Indipendenza Veneta, siamo sempre più convinti che un altro Veneto è possibile. Solo se diventa indipendente». È con queste parole che Alessio Morosin, presidente onorario di Indipendenza Veneta, si presenta agli amministratori comunali di alcuni paesi della Bassa Padovana in una serata di inizio giugno all'hotel "Altura" di Ospedaletto Euganeo. L'assemblea è stata organizzata dal coordinamento locale intercomunale del movimento indipendentista. Lo scopo è stato quello di convincere i presenti a portare, ed eventualmente far approvare, nel proprio consiglio comunale il progetto di legge regionale 342 del 2013, concernente l'indizione di un referendum consultivo per l'indipendenza del Veneto. Finora, sono stati ben 7 i consigli comunali veneti che hanno aderito a questo ordine del giorno, come Castellavazzo, in provincia di Belluno, Gallio, Trissino, Cassola, Longare, nel Vicentino, Segusino, comune del Trevigiano, e Abano Terme, vicino a Padova.
Alla riunione hanno partecipato Andrea Franchin, consigliere comunale di Santa Margherita D'Adige, Beniamino Veronese per Megliadino San Fidenzio, Enzo Trivellato per Sant'Urbano, Cristian Goldin per Granze, Renato Modenese, sindaco di Casale Di Scodosia e Paolo Castagna, consigliere di Legnago. Attualmente, in Regione, la proposta di legge 342 è stata firmata da quattro consiglieri regionali, Stefano Valdegamberi, Cristiano Corazzari, Sandro Sandri e Nicola Finco.
Ospedaletto Euganeo (PD) - 3 giugno 2013