Una tra le zone più belle e suggestive di Palermo, alle spalle della splendida abside normanna della cattedrale della città, versa ormai da diversi anni in condizioni significativamente disagiate.
Proprio ai piedi dell'antico Convitto Nazionale, oggi dedicato a Giovanni Falcone, sono stati ritrovati i ruderi di una villa romana datata al III secolo d.C., stesso periodo a cui apparterrebbe la costruzione ritrovata nella Villa Bonanno, sita innanzi al Palazzo Reale, a lato del Cassaro.
Fino a due anni fa, la zona archeologica era recintata solo da una lamiera da cantiere, semi abbattuta dai vandali e dal trascorrere del tempo. Da circa un anno a questa parte, la lamiera è stata sostituita da una barriera in legno con finestre in plastica. Nulla, però, è stato fatto per salvaguardare il sito vero e proprio, rimasto in balìa degli agenti atmosferici e di chi non si fa scrupoli a gettarvi i propri rifiuti.
Non conosciamo il motivo per cui questi resti si trovino in un tale stato, ma chiediamo che il sito archeologico in questione, immerso nella vegetazione spontanea e nella spazzatura, sia finalmente salvaguardato come merita, a distanza di diversi anni ormai dai suoi ritrovamenti.