Qui, nella parte orientale dell'Arabia Saudita, tre giorni dopo la morte di suo padre per un'infezione alle vie respiratorie, Hussein Al-Sheikh ha cominciato a sentirsi febbricitante.
[Hussein Al-Sheik]:
«Dopo che mio papà è morto, il primo sono stato io (a essere infettato). Mi sono sentito davvero male, così sono stato portato in terapia intensiva, poi dopo di me si è ammalato mio fratello, e ora è ancora in terapia intensiva e speriamo che tutto vada per il meglio, poi mia sorella».
È emerso che il padre è stato probabilmente vittima del nuovo coronavirus, una nuova malattia, simile alla Sars.
Dei quattro membri malati della famiglia Sheikh, solo uno, Abdullah è risultato positivo al virus.
I campioni provenienti dagli altri tre, tra cui loro padre, sono ancora in fase di sperimentazione.
Il virus è comparso per la prima volta nel Golfo lo scorso anno e ha mietuto finora 18 vittime.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che un nuovo coronavirus avrebbe potuto trasmettersi tra esseri umani, ma solo dopo un contatto prolungato.
[Keiji Fukuda, Vice Direttore Generale dell' Oms]:
«La cosa di maggiore preoccupazione è però il fatto che i diversi gruppi esaminati in diversi Paesi sostengono sempre più l'ipotesi che quando vi è uno stretto contatto, questo nuovo coronavirus si possa trasmettere da persona a persona».
Anche Gran Bretagna e Francia hanno segnalato casi su persone che erano state di recente in Medio Oriente.