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Madonna del Pollino 5 giugno 2011 N°8. Salita al monte

Madonna del Pollino 5 giugno 2011 N°8. Salita al monteУ вашего броузера проблема в совместимости с HTML5
Ho trovato il testo su un sito specializzato in feste popolari e sotto lo ripropongo così com'è. Io aggiungo che è stata una festa molto particolare dove ho visto cose che solo la fede può dare la forza di fare. In particolare mi riferisco a Donato che ha ballato con la sua "Cinta" per tutto il tragitto dall'alba al tramonto. Inesauribile! adesso il testo dove viene spiegata la salita al monte. "La prima domenica di giugno, all'alba dopo la messa, dal paese di San Severino Lucano (Potenza), si avvia la processione che porterà la statua della Madonna al Santuario sul monte, dove arriverà al tramonto dopo aver percorso ben 18 chilometri. Oltre agli abitanti di San Severino Lucano vi partecipano i fedeli provenienti da tutta la valle del Frido e da molti paesi limitrofi. Lungo il tragitto vengono effettuate alcune pause di ristoro e di preghiera su piccole strutture di mattoni a bordo strada, dette pisuoli, oltre ad una lunga sosta presso la frazione di Mezzana, dove viene celebrata la messa nella chiesa di Maria SS. dell'Abbondanza. Come avviene anche in altre processioni in occasione delle "poggiate" della statua si manifesta il rito dell'offerta ai pellegrini, da parte degli abitanti delle zone in cui sitrovano i pisuoli, di vino, caffè, latte, biscotti e frittelle. Il trasporto della statua, affidato ad una confraternita laica che mantiene e tramanda questo rito, segue un preciso codice non scritto: la posizione del portatore rispetto alla statua, la durata del suo sforzo, il tratto da esso percorso, sono regolate da norme ben precise che, tuttavia, vanno perdendosi nel corso del tempo. Alla processione partecipano - sempre meno, col trascorrere degli anni - donne che, lungo il percorso accidentato del pellegrinaggio, portano in bilico sul capo le "cinte", pesanti e complesse composizioni di fasci di cereali e candele che costituiscono una forma di ex-voto peculiare della devozione in Basilicata. Le portatrici sono spesso incitate a ballare dai suonatori che accompagnano la processione. La danza è un modo per esprimere devozione alla Vergine: la tarantella, che comunemente si associa ad occasioni ludiche, qui assume la forma di "danza processionale" e "devozionale". I cantatori e i suonatori di zampogna, organetto e tamburello sono tra protagonisti di questa giornata e di tutto il culto alla Madonna del Pollino. Lungo il percorso, i canti, la musica e la danza sostengono, incitano e danno energia ai pellegrini, ma soprattutto costruiscono un "ambiente sonoro" e coreutico che, a dire di molti, ha la stessa valenza della preghiera e che contribuisce ad avvicinare il divino".(testo di F. Floccia e B.Terenzi dal sito http://www.idea.mat.beniculturali.it/index.php?option=com_content&view=article&id=407&Itemid=1330 )
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