Leader dei Campi della Morte Accusati di Genocidio

L'ex presidente cambogiano ai tempi dei Khmer Rossi, Khieu Samphan, è stato condannato per genocidio lo scorso venerdi dal tribunale speciale per i crimini di guerra in Cambogia. Il leader rivoluzionario, di educazione francese, ora 78enne, è stato arrestato nel 2007. Samphan ha ritratto se stesso come un prigioniero virtuale del regime e si è rifiutato di riconoscere alcuna atrocità. Una simile condanna per genocidio è stata emessa mercoledì contro "il fratello numero due" Nuon Chea, e control l'ex ministro degli esteri Ieng Sary. I due uomini sono stati coinvolti nel massacro del gruppo etnico vietnamita e delle minoranze degli islamici Cham in Cambogia, durante il regime dei Khmer Rossi. Tutti e tre sono già stati accusati di crimini contro l'umanità per il ruolo che svolsero nella sanguinaria rivoluzione agraria tra il 1975 e il 1979 durante la dittatura di Pot Pot, che morì nel 1998. Le accuse sono state presentate tre settimane dopo la fine del primo processo contro un anziano membro dei Khmer Rossi.