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La Nuova Tg " Trivelle nel materano" 21-04-2013

La Nuova Tg " Trivelle nel materano" 21-04-2013У вашего броузера проблема в совместимости с HTML5
Continua l'assalto delle multinazionali del petrolio al territorio lucano. Dopo la Total che ha chiesto di effettuare ricerche di idrocarburi nell'area di Gallipoli Cognato, la Ola, Organizzazione lucana ambientalista, mette in guardia a seguito dell'avviso pubblicato sul bollettino ufficiale della regione Basilicata lo scorso 16 settembre 2012, n.33, con cui la società Edison Spa «si appresterebbe a ricevere parere positivo per lo Screening per la Concessione di Coltivazione di Idrocarburi "Garaguso"». «L'avviso dello studio della Edison, presentato anche ai comuni - spiega la Ola - si rifesce al progetto di acquisizione di un rilievo sismico a riflessione articolato su 4 profili per complessivi 37 km circa, ricadenti nei Comuni di Garaguso, Salandra, San Mauro Forte nel Materano finalizzato alla successiva e conseguenziale fase di perforazione di nuovi pozzi esplorativi che si aggiungeranno ai quattro pozzi già produttivi ed a un pozzo attualmente non erogante, ma attivo. Alcuni nuovi pozzi saranno realizzati all'interno di aree protette regionali aree tutelate dall'Unione Europea dove sono vietate attività in contrasto con i valori ambientali». «Nonostante la cosiddetta "moratoria De Filippo", sancita dall'art.37 della legge regionale n 16 del 2012, l'ufficio compatibilità ambientale del dipartimento ambiente della Regione Basilicata, secondo alcune informazioni locali in ambito comunale - aggiunge l'associazione - si appresterebbe a rilasciare parere positivo all''Edison/Gas Plus , ignorando tra l'altro i divieti della legge istitutiva del parco parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane di "ricerca, prospezione ed estrazione di idrocarburi". In tal senso la Ola sollecita la «convocazione urgente della Conferenza dei Servizi, obbligatoria in base all'art 38 della legge 16 del 2012, aperta a tutte le istanze sociali, alle associazioni ed agli enti locali interessati, perchè non passi sotto silenzio quello che gli ambientalisti definiscono un colpo di mano contro le comunità», invitando i sindaci dei comuni rientranti nella concessione Garaguso «a fare chiarezza su quanto sta accadendo».
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