Gioco d'azzardo, Binetti: Stato non faccia cassa su sofferenza
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Roma, 29 ott. (askanews) - Lo Stato non può fare "cassa" su una
dipendenza che mette in crisi molte famiglie, non "può essere
complice" con una pubblicità insistente e "invasiva" del gioco:
la deputata Udc Paola Binetti è una tra le promotrici del ddl per contrastare la dipendenza dal gioco d'azzardo che dovrebbe
approdare nell'aula della Camera a novembre.
"Spero che arrivi in aula a metà novembre - ha spiegato in
un'intervista ad Askanews - il ddl sulla dipendenza grave dal
gioco di azzardo. Ma se non sarà stato approvato il decreto
stabilità dubito che ciò possa accadere. Il punto è che questo è
un ddl che ha un costo e pone problemi al governo ma è anche vero che il disegno di legge nasce da una patologia e da una
distorsione dei processi economici che incentivano il gioco
d'azzardo con una pubblicità intensa, capillare e invasiva per
indurre a giocare".
"Nel fare questo - continua Binetti - non si tiene conto che
nell'induzione al gioco esiste il rischio forte di creare la
dipendenza, la nostra battaglia è di cultura, va nella linea della prevenzione e della cura. E' una battaglia forte sull'educazione: si può anche giocare ma in questo modo lo Stato si rende complice, con questa insistenza sistematica nel moltiplicare modi di gioco e macchine da gioco, della sofferenza che colpisce molte famiglie in modo pesante".