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Adam Smith nasce a Kirkcaldy, una cittadina scozzese, nel 1723. Studia filosofia morale a Glasgow, sotto la guida di Francis Hutcheson, uno dei maggiori esponenti del pensiero filosofico scozzese del tempo. Nel 1740, all'età di 17 anni, accede al prestigioso Balliol College di Oxford, di cui non conserverà un buon ricordo. A quei tempi infatti quella di Oxford era un'università molto conservatrice, con un modello educativo fortemente autoritario. Trasferitosi a Edimburgo, nel 1750 conosce David Hume, grande filosofo noto come il padre dell'empirismo, e tra i due nasce una grande amicizia. Due anni più tardi, Smith ottiene la cattedra di filosofia morale all'Università di Glasgow, la stessa che era stata del suo maestro Hutcheson. Nel 1759 pubblica la sua prima opera, Teoria dei sentimenti morali, che gli procura una certa notorietà Nel 1763 intraprende un viaggio in Europa, in qualità di precettore privato del rampollo di una prestigiosa famiglia scozzese. Lungo questo itinerario, in particolare a Parigi, viene in contatto con alcune delle menti più brillanti dell'epoca, come Voltaire e d'Alembert. Particolarmente importante è il suo incontro con François Quesnay e Robert-Jacques Turgot, economisti sostenitori di un modello di sviluppo basato sull'agricoltura. Smith sarà influenzato dal loro pensiero ma orienterà le sue riflessioni in campo economico in una direzione nuova e diversa. Rientrato in Scozia, per qualche anno si dedica interamente allo studio e alla scrittura, finché nel 1776 dà alla luce la sua opera più importante, La ricchezza delle nazioni. Successivamente assume l'incarico di Commissario doganale a Edimburgo, città dove rimane fino alla sua morte, avvenuta all'età di 67 anni, nel 1790.